mercoledì 23 febbraio 2011

Ieri sera ho pianto

Si, ieri sera ho pianto...e questa la dice tutta sul periodo che sto passando ....

ho pianto perchè Jacopo non ha mangiato nulla e io già mi immaginavo l'ennesima ricaduta all'ennesima influenza, ho pianto perchè la maestra del nido mi ha detto che da lunedì sono un po' tristi e stanchi e svogliati e io mi son fatta venire mille sensi di colpa prima di intuire che probabilmente le due influenze una dietro l'altra li hanno un po' debilitati, ho pianto perchè Nicolò ad un certo punto ha deciso che non voleva più la pappa e l'ha lanciata piatto compreso a terra rendendo la mia lurida cucina ancor più lurida e io mi son ben immaginata a pulire il pulibile prima di poter mangiare io e papàmassi .....

ho pianto e non riuscivo a smettere, anche se volevo smettere perchè i miei nanetti mi stavano guardando con aria stranita ....

e poi ho smesso di piangere... ho smesso di piangere perchè Jacopo mi è venuto vicino e mi ha dato un bacio con lo schiocco, ho smesso di piangere perchè Nicolò (che di baci non ne da) mi ha abbracciato forte forte e a cercato di farmi ridere facendo quello che io faccio a loro per farli ridere...

e allora ho smesso di piangere e ho sorriso...non perchè il mio umore fosse migliorato ...solo perchè lo dovevo a loro :-)

Ma quando finirà questa stanchezza allucinante?....

10 commenti:

  1. Stanotte l'ho passata quasi bianca, non mi succedeva non so da quanto tempo. Siamo reduci dal vaccino morbillo e company e mi avevano detto che è terribile, ma io non credevo fino a questi livelli. Penso che la stanchezza prima o poi finirà, almeno me lo voglio augurare...e soprattutto vorrei tanto che passasse questo inverno...

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  2. ecco, leggendo il post mi sono rivista, odio piangere davanti alle gemelle, ma purtroppo mi succede spesso e poi vedere loro che mi guardano, mi chiedono 'pecchè piangi mamma?', mi abbracciano e mi dicono 'mamma ti voio bene, tussei a vita mia?, tutto questo mi emoziona ancor di più. Purtroppo succede, i guai non vengono mai soli, ma sempre accompagnati, è un periodo, ma l'unica consolazione che abbiamo è pensare che non sarà sempre così. Passa, ora sembra impossibile, ma passa davvero. Non sei sola...un forte abbraccio.

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  3. Lolla, Ele, Mr tambourine ...grazie ...x farmi sentire meno sola ....

    so che passa ...già oggi cè il sole e va un po' meglio :-)

    Ele sapere che nn sono l'unica che a volte piange davanti ai bimbi mi fa sentire un po' meno "esaurita" e un po' piu' umana .....

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Non mi è mai capitato di piangere davanti ai bimbi, sono una che piange poco e che sfoga la sua "stanchezza" in altro modo (te lo dico se non ridi), inforno dolci. Quando mi sento un po' così inforno ciambelloni, crostate e biscotti.
    Ehi fatti forza...passerà anche questo!

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  6. Arianna ..per lo meno è un modo "dolce" per sfogare la propria stanchezza! :D

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  7. Franci grazie di passare spesso a fare un saluto dalle mie parti e grazie per i tuoi commenti. La stanchezza è proprio una brutta bestia e momenti come quelli che hai descritto capitano a tutti...anche ieri sera è capitato a casa nostra e anche a me stavano per saltare i nervi! Per fortuna hai due bimbi splendidi che ti vogliono un sacco di bene! Un abbraccio

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  8. yaya cara passare da te è un piacere :-)

    grazie x l'abbraccio e la comprensione ....

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  9. Ma si può piangere davanti ai bambini!
    Sono loro i primi ad insegnarci che, quando qualcosa non va, si piange: così o mi capisci o mi capisci!

    Nessun bambino può crescere pensando che la mamma è wonderwoman (è come raccontargli che il lupo della fiaba di cappuccetto rosso non esiste....) e che può farcela comunque sempre e quindi chissenefrega se urlo per tutto il giorno per un nonnulla.

    Un conto poi quando sono piccolini e ancora non hanno tutti "gli strumento verbali" per farsi capire, ma poi quando sono più grandicelli la sfida continua (con gli strumenti verbali ben affilati, ovvio!) e sia noi che loro dobbiamo avere ben chiaro quale sia il limite.

    Le mie due belve, per esempio, se sentono che il tono della voce aumenta e comincio ad alzare il dito verso la cameretta (per la serie "adesso sparite dalla mia vista per 10 minuti"), ora cominciano a capire che forse è il caso di darsi una regolata; magari non subito, facciamola impazzire ancora 10 minuti ma poi si, in fondo, era solo un capriccio.

    E poi, comunque vada, il pianto è liberatorio, sostanzialmente, un lifting morale.

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